LA SE.BA. E’ IN LOTTA PER LA DIFESA DEI POSTI DI LAVORO
In data 29/01/03 a seguito dell’incontro avvenuto tra la Banca delle Marche Spa, la Cassa di Risparmio di Loreto Spa, il Mediocredito Fondiario Centro Italia, la Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno Spa, la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa e le OO.SS. si conveniva di fissare entro la data del 31/03/03, l’avvio di una trattativa tesa a risolvere in maniera definitiva tutta la problematica che da troppo tempo angoscia i lavoratori della SE.BA Spa.
In data 17 c.m., ci è pervenuta da parte della Banca delle Marche Spa, socio di maggioranza relativa, l’indisponibilità ad incontrarsi nei tempi previsti.
Tale comunicazione rappresenta il tassello finale di una vicenda che sarebbe da definire buffa se non ci fosse in gioco il futuro di 38 lavoratori e delle loro famiglie.
Il confronto in Banca delle Marche sul rinnovo degli Organi Amministrativi non può diventare un alibi per non incontrarsi con il Sindacato e cercare di trovare soluzioni per garantire un minimo di tranquillità ai lavoratori della SE.BA. Spa.
L’assemblea dei lavoratori SE.BA. che si è svolta nella giornata di mercoledì 26 c.m., ha indetto all’unanimità un primo pacchetto di 5 giorni di sciopero a partire dal 7 aprile p.v. e blocco degli straordinari fino a nuova comunicazione, di conseguenza si avrà il blocco totale di tutte le attività all’interno della SE.BA. Spa.
Ulteriori azioni di sciopero saranno previste nel prossimo futuro.
Tutti si rendono perfettamente conto della gravità del momento e abbiamo già provveduto ad informare della decisione presa dall’assemblea dei lavoratori le nostre Segreterie Nazionali le quali hanno chiaramente assicurato il loro interessamento e nello stesso tempo hanno chiaramente garantito il loro impegno per coinvolgere l’Associazione Bancaria in questa vertenza, la quale è stata a suo tempo preavvisata dalle nostre strutture regionali.
La nostra Azienda era nata con lo scopo di effettuare attività di portafoglio bancario, questa attività è nel tempo venuta meno e le nuove lavorazioni previste non possono neanche lontanamente garantire un futuro che rappresenti un minimo di certezza per chi vi opera.
La situazione si è ulteriormente aggravata in quanto anche a fronte di diminuzione di attività, non sono arrivate nuove lavorazioni nemmeno dalle Aziende proprietarie.
Gli Istituti di Credito proprietari e in primis la Banca delle Marche che da sola detiene quasi il 50% del pacchetto azionario, non possono non rendersi conto di quanto sia immorale creare un azienda e dopo non metterla in condizione di reggere alle turbolenze del mercato.
Compito di un Istituto di Credito, soprattutto se ex Cassa di Risparmio, dovrebbe essere quello di garantire un sostegno alla comunità nella quale opera!. Quale credibilità possono avere degli Istituti che di fatto abbandonano alla propria sorte una Società da loro stessi creata?.
I lavoratori della SE.BA sono quindi pronti a manifestare per il futuro loro e delle loro famiglie e non chiedono certo privilegi o aumenti di stipendio. Siamo convinti come OO.SS. di avere in questa battaglia al nostro fianco l’opinione pubblica e coinvolgeremo anche i mezzi di informazione per portare a conoscenza della collettività locale di quanto stà avvenendo.
Si parla tanto contro la presenza di Istituti di Credito che acquistano le Banche locali per le possibili eventuali ricadute negative, ma talvolta possono sfuggire atteggiamenti altrettanto pericolosi già dalle nostre Banche.
Jesi 27/03/03
Fiba/Cisl Fisac/Cgil
SE.BA. Spa